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Mais: avversità & difesa

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  • Mais: avversità & difesa

    Io fino ad ora non l'ho mai fatto!! ma ormai sento che tanti lo fanno e ne sono soddisfatti!!! dicono che il trattamento si paga da se visto l'aumento di produttività!! volevo sapere con che attrezzatura viene eseguito e quanto si spende indicativamente!
    Ciao a Tutti!

  • #2
    Qua in friuli è diventato obbligatorio causa diabrotica. Servono i trampoli, non quelli del pagliaccio, ma un trattore atto solo a fare diserbi, e se non ricordo male 100 euro l'ettaro (ma ho paura di non ricordare bene)

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    • #3
      servono attrezzature apposite simile alle scavallanti per le viti o portaattrezzi appositi comunque "trampolati"..... per quanto riguarda i costi di tali attrezzature sono senza dubbio elevati ed ammortizzabili mi sa solo da un grosso contoterzista.....

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      • #4
        Uno che conosco si è fatto fare il preventivo del trampolo...140000 euro ivato ha rinunciato visto che poi la usi solo nel mais.

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        • #5
          Qui da me utilizzano i "cannoni" che sparano il prodotto anche a 50-60m (mi dicono)! questi attrezzi vengono collegati ad una normale trattrice che, per entrare nei campi di mais, necessita di "strade" lasciate appositamente a determinate distanze! (da noi si utilizzano le strade che servono a far passare il carrello portagetto del rotolone x irrigare)! il costo dell'attrezzatura e irrisorio rispetto al trampolo, ma non so se funziona altrettanto bene! Ciao

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          • #6
            il cannone ha un diagramma di distribuzione che fa un po' schifo..... invece con l'irrigatore già va un po' meglio.... con i trampoli e la barra ben tarata il diagramma di distribuzione è praticamente piatto e quindi perfetto.....

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            • #7
              conosco un piccolo terzista che ne ha cambiati gia tre il primo era autocostuito.
              questo terzista e nella zona di aviano PN, dove se nn sbaglio ce stato l unico caso di un focolaio di diabrotica.

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              • #8
                l'unico non so (focolaio) uno dei primi senz'altro sembrava debellata visto che trattiamo da 3 anni ma questo non è avvenuto perche le zone limitrofe non hanno mai trattato e visto che (come dicono gli esperti ) la farfallina si sposta anche di 40 KM anno fate un po voi
                un trampolo va dai 100.000 in su
                questo 2.000 e fa lo stesso lavoro
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                • #9
                  Toni quella la' dietro arancione è quella che penso io? TA?

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                  • #10
                    Qui da noi fino a qualche anno fà non sapevamo neanche che cosa fosse la piralide, anche perchè non c'erano grosse superfici investite, ma da 5-6 anni con le nuove varietà precoci e qualche ditta sementiera che si è spinta fino qui adesso se ne vede abbastanza e di conseguenza anche la piralide sta diventando un problema specialmente nel mais da seme che ti obbligano per contratto a trattarlo ogni qualvolta il tecnico lo ritenga opportuno ( in questi ultimi anni ne facciamo 4-5 ), e per farlo ci mettono a disposizione un trampolo attrezzato per i trattamenti, che sebbene sia abbastanza rudimentale (alla faccia della 626)riusciamo a gestircelo abbastanza bene tra noi agricoli.
                    Barcollo ma non mollo

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                    • #11
                      miiiiiiiiiinchia ragazzi ho avuto un'idea.... ho visto il trampolone di toni e vorrei sapere se è disposto a venderlo....
                      Dato che per andare a lavorare faccio ogni giorno 30 km di tutta colonna e ci metto mediamente 100-120 minuti con un mezzo simile potre passare sopra alle altre macchine e metterci la metà....

                      Cmq a parte gli scherzi complimenti per l'inventiva.... ti manca solo un telaio o cabina + sedile con cintura di sicurezza dato che con un baricentro così alto il rischio di coricarsi su un alto penso sia piuttosto alto in caso di errata manovra vicino a fossi, scoline ecc....

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                      • #12
                        conoscete qualche ditta che fabbrica cannoni per la lotta alla piralide.
                        Trattare solo i bordi del campo porta a qualche risultato???

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                        • #13
                          Secondo me l'Unigreen dovrebbe avere quel prodotto, anche se mi hanno detto che come risultato fa schifo (c'avevo fatto un pensierino anch'io, sarebbe stata una bazza troppo grande) e, personalmente, trattare solo i bordi non conta un ciufolo
                          Barcollo ma non mollo

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                          • #14
                            anche Caffini li fa, il rappresentante di una casa sementiera ha detto che hanno avuto discreti risultati se si considera la minima spesa.

                            Per il ragnetto della soia puà andare ma per il mais il trattamento ai bordi nn conta 'na mazza

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                            • #15
                              trattamento mais

                              quest'anno pioeer ha lancito una promozione in denaro x gli agricoltori che trattano mais contro la piralide e diabrotica . quest' anno in fiera verona ho notato tante case costrutrici di trampoli e nebulizzatori a turbina,dicono che facendo il trattamento si puo' arrivare anche ad una produzione del 20/ 30% in piu'. non cio' pensato due volte ho acquistato un soffiatore con una gettata di trattamento fino a 50 /55 metri. questo trattamento dovrebbe ridurre notevolmente il problema di aflattossine fumosicine ecc...in quanto nel 2007 entrera' nella comunita' europea una legge che il mais avendo piu' di 2000ppb non puo' essere comercializato x uso umano nel 2008 neanche x uso di mangimi.
                              Ultima modifica di Filippo B; 03/08/2006, 00:54. Motivo: unione argomenti

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                              • #16
                                Il problema delle tossine non è un problema che si risolve solo trattando.
                                Lo sviluppo delle tossine è in funzione dell'andamento climatico.
                                Per il trattamento della diabrotica non sono molto convinto in quanto l'unica vera alternativa è la rotazione.
                                Il trattamento della piralide occorre farlo nel momento opportuno e se ben fatto il risultato è paragonabile a un BT.
                                Però occorre tenere presente che se il risultato è simile a un bt il mais inevitabilmente allunga di ciclo.
                                Non a caso una ditta aveva puntato molto sui 500 che trasformati in bt sarebbero diventati 600 o 700.

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                                • #17
                                  Il soffiatore non è l'ideale, l'unico modo per trattare come si deve è usare i trampoli, comunque il 20-30% in più sta nella testa chi vende le macchine e l'insetticida su l'informatore agrario danno un più modesto 5-10% in più che da solo a mala pena copre i costi del trattamento.
                                  Il problema delle tossine da quanto si è capito dalle ultime ricerche è legato in minima parte alla piralide, esistono altri fattori che in base al clima possono influire più o meno pesantemente: sovramaturazione in campo, lungo periodo di stocaggio prima dell'essicazione, stoccaggio del secco in ambienti non ideali ecc....
                                  Comunque se la normativa comunitaria entrerà in vigore così com'è buona parte della produzione maidicola italiana verrà tagliata fuori.
                                  Io nel mio piccolo non ho mai avuto problemi di aflatossine, tutto il mais che utilizziamo lo produciamo direttamente noi, lo raccogliamo con 28-25 punti di umidità e in 12 - 24 ore è già bello asciutto al 13%

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                                  • #18
                                    quello che scrivi e giusto. io ho un inpianto di essicazione e stoccaggio ogni anno lavoro circa 100.000.00 ql di verde . il problema che tutti non la pensiamo uguale e sono costretto a ritirare mais anche con umidita' sotto 20% xche viene offerto come partenza a 25% di umidita' ,ogni punto inferiore sono offerti 30 centesimi. io penso che entrando in vigore la legge molti agr. non semineranno piu' mais. e vero che i trampoli sono piu' efficaci ma costano circa 200 mila €
                                    l' anno scorso ho effettuato un esperimento con la botte del diserbo collegando una lancia e ho trattato il mais (un campetto) al momento del taglio quando gli altri mais erano tutti allentati x problemi di piralide e diabrotica , quel campetto era sanissimo e ho avuto una buna produzzione

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                                    • #19
                                      Nella mia azienda lo faccio trattare tutto con trampoli da quttro anni.
                                      Nel dubbio sulla convenienza economica, ma usandolo tutto in autoconsumo si spera che i benefici sulla sanità (che sono evidenti)lo giustifichino.
                                      Quelle percentuali di aumento di produzione si avranno forse in annate "catastrofiche".
                                      Per la diabrotica,anche se viene azzerata dopo il trattamento ,aumenta ogni anno in modo
                                      esponenziale.
                                      Sulla lunghezza del ciclo,fose sarebbe più corretto dire che "non lo fà accorciare"
                                      impedendo una prematura chiusura del ciclo.
                                      Ognuno è ciò che è,non ciò che finge di essere....

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                                      • #20
                                        Anche a me la cosa "puzza di bruciato"... mi sembra un business creatosi dietro al mais x vendere attrezzature e fitofarmaci alle spalle degli agricoltori, tanto x cambiare...
                                        Se quest'anno abbiamo già perso le barbabietole e fra qualche anno verrà tagliato fuori il mais... la domanda sorge spontanea.... cosa si seminerà??

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                                        • #21
                                          trattare mais con il cannone

                                          complimenti per le risposte!

                                          Il problema delle aflatossine non si risolve per niente solo trattando....
                                          Eppoi per trattare col cannone (col diagramma di distribuzione che ha) .... (io non lo consiglierei a nessuno, va bene solo per pioppeti, alberature urbane e simili..... lì non ci sono alternative...)

                                          Se Pioneer offre quello che offre.... (mi pare 30 euri per ettaro) è forse xchè ha selezionato e poi commercializzato varietà che per diventare iperproduttive sono anche un po' troppo suscettibili al problema ????

                                          La scelta della varietà (e della sua precocità) è spesso il sistema più efficace per diminuire drasticamente il problema...

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                                          • #22
                                            dicono che la distribuzione e omogenea. tu che tratti con i trampoli hai tanta rottura?

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                                            • #23
                                              Originalmente inviato da maipiùjohndeere
                                              dicono che la distribuzione e omogenea. tu che tratti con i trampoli hai tanta rottura?
                                              Quando tratti vengo a vedere.
                                              Io ho una mezza idea di trattare quello che trincio circa 100 pertiche xò non è unico appezzamento intanto vediamo come si evolve la stagione.

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                                              • #24
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                                                Per quanto riguarda la rottura dipende da chi sta sui trampoli e da chi ha seminato.
                                                Anche monsanto sta spingendo per i trattamenti (basta vedere i cartellini che hanno appeso sulle dosi).

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                                                • #25
                                                  la distribuzione in campo effettuata con un cannone non può essere omogenea.... sfida qualunque produttore a certificarti (nero su bianco) che con la sua ttrezzatura si ottiene una distribuzione uniforme per quantità al variare della distanza dal cannone stesso....

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    io nel contratto di aqcuisto ho fatto mettere nero su bianco

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                                                    • #27
                                                      Bhè, penso chiaramente che nessuno si aspetti da quell'atrezzo l'uniformità di distribuzione di un trampolo, devi considerare però che il costo è circa di 1/6; per cui anche io ci penserei sù un pò; visto che poi di riscontri monetari non ve ne sono tanti.......
                                                      Benatti Emanuele

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                                                      • #28
                                                        In linea di massima il problema aflatossine, non si risolve in buona parte evitando la rottura della cariosside. Le nuove mietitrebbie a battitori assiali, non sono forse le più delicate con il prodotto?

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          Le più delicate in assoluto sono le vecchie assiali case international (1460-1640-1660).
                                                          Comunque anche su questo punto si potrebbe discutere a lungo, una buona percentuale di cariossidi rotte non vuol dire automaticamente aflatossine certo significa maggiori probabilità di averne, comunque la linea generale è raccogliere con umidità compresa fra il 28 ed 23%, essicare il più presto possibile la granella (entro 12-24 ore) e stoccare il mais essicato in ambienti adatti privi cioè di infiltrazioni d'acqua.
                                                          Con questo procedimento si evita per un 90% il problema delle tossine nella granella.

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                                                          • #30
                                                            Gianpi quello che dici è tutto vero! ma devi tener conto che il fungo si sviluppa in campo, e se la pianta è sotto stress idrico o sotto attacco da parte della piralide ti ritrovi con un mais che si spezza molto facilmente durante la trebbiatura e sarà incommerciabile anche se trattato con i guanti durante l'essiccazione e lo stoccaggio. Il trattamento alla piralide secondo me sarà un procedimento colturale inevitabile nei prox anni, qui da me nn sono rari già ora i rimorchi e gli autotreni di grannella mandati a casa per via delle tossine, e molti commercianti e mangimifici si stanno munendo di pulitori che estraggono le polveri e lo spezzato dal mais mentre stai scaricando, e poi te lo caricano sul rimorchio con successiva decurtazione di prezzo ecc. Non me la vedo bene per il prossimo anno, quest'anno nn ho avuto problemi e ho venduto praticamente tutti i miei 4500 qli di granella, tossine zero ma la paura x l'anno prossimo rimane, io tratterò circa metà del mio mais contro la piralide. Le tossine vanno controllate soprattutto in campo!
                                                            Ciao

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